NUOVO REGOLAMENTO PER IL PROSCIUTTO IBERICO

Recentemente il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto Reale secondo il quale si stabilisce la norma di qualità per la carne, il prosciutto e la lonza iberica, in grado di chiarire l’informazione al consumatore, sia per quello etichettato che per quello da presentazione, definendo la qualità del prodotto. E’ in grado quindi di stabilire un maggior rigore e controllo nei processi e l’affidabilità nell’assegnare le denominazioni ad ogni prodotto.

L’obiettivo di questa regolamentazione è quello di eliminare la sovrapproduzione, l’assenza di controlli, i prezzi inferiori a quelli del prosciutto crudo e soprattutto la frode.

Questa normativa semplifica le denominazioni di vendita che ora sono 3: di bellota, di mangime di campagna e di mangime.

L’etichetta

Nell’etichetta si stabilisce l’obbligo si indicare la percentuale di razza iberica, includendo il riferimento “100% iberico” per gli animali puri e, negli altri casi, figurerà la percentuale di purezza nell’etichetta come menzione obbligatoria. In questo modo il marchio “pata negra” si potrà utilizzare solo per i prodotti di bellota 100% iberici.

Ogni denominazione (il prosciutto non iberico non ne fa parte) avrà un colore diverso:

- Nero: per i maiali di bellota 100% (unici al mondo: sono i figli di genitori iberici puri, cresciuti in libertà nei campi e sono stati alimentati con mangime naturale e ghiande)

- Rosso: per i maiali di bellota iberici (i genitori sono un incrocio tra iberici di razza Duroc, anche loro sono stati cresciuti in libertà ed alimentati con mangime naturale e ghiande)

-Verde: per quelli di mangime di campagna iberico (alimentati con mangime naturale e raccolto naturalmente)

- Bianco: per quelli di mangime iberico (alimentati con cereali e legumi in delle fattorie)

In relazione ai prodotti si esige un peso minimo al momento dell’uscita dall’industria, al fine di evitare la commercializzazione dei prodotti più piccoli che non raggiungono gli standard minimi di qualità che i consumatori si aspettano.

In Spagna non consumiamo solo maiali iberici puri di bellota, anzi, la maggior parte dei prosciutti (circa l’85% del totale) provengono da incroci di maiali: da questi si ottiene un prosciutto di alta qualità ad un prezzo più accessibile. La quantità di prosciutto iberico puro è notevolmente ridotta poiché è piuttosto caro, sia da produrre che da comprare. Secondo dati ufficiali, nel 2011 si sono commercializzati in Spagna più di 4 milioni di prosciutti ottenuti da  maiali iberici di mangime, rispetto ai 65.000 di iberici  puri e di bellota. E’ molto raccomandato il video che TVE ha mandato in onda riguardo questo tema.

Con questa nuova regolamentazione il consumatore dovrà distinguere tra un vero prosciutto iberico di bellota dal resto delle frodi che si vendono continuamente come i iberici o di bellota ma non lo sono.

Un vero prosciutto iberico di bellota diffonde un aroma incomparabile e si scioglie in bocca quando entra a contatto con la saliva, questo è il suo marchio d’identità.